Gli edifici in cui risiedevano gli arcivescovi furono probabilmente costruiti vicino o intorno al più antico castello di Legnano, costruito dalla famiglia Cotta nell’XI secolo. Forse apparteneva alle fondamenta di questo fortilizio il tratto di una solida muratura, venuto alla luce in via XXV Aprile. Leone da Perego, arcivescovo di Milano dal 1241 al 1257, si rifugiò più volte a Legnano nel periodo delle battaglie tra le famiglie nobili milanesi per il controllo politico di Milano.
Le gravi circostanze che determinarono il suo soggiorno, nel palazzo la cui fronte è su via Gilardelli, resero forse necessarie opere di fortificazione del borgo: da ritrovamenti archeologici sembra infatti che a metà del XIII secolo intorno a Legnano venne scavato un fossato. Dopo la morte di Leone da Perego fu eletto arcivescovo Ottone Visconti. Quest’ultimo fece costruire l’ala dei palazzi alla destra del cortile. Sulla muratura della sede arcivescovile sono ancora visibili due stemmi che ricordano la famiglia Visconti. Una lapide, murata sulla parete dell’arco d’ingresso, presenta una testa sormontata da una croce, che forse allude alla carica arcivescovile di Ottone, e la biscia viscontea; quest’ultima è raffigurata anche su una chiave d’arco oggi inserita sul retro del palazzo di Leone da Perego.
Fu sempre probabilmente Ottone, nel periodo degli scontri tra la sua famiglia e quella dei Torriani, a far costruire intorno al borgo un muro di difesa lungo il fossato precedente; un tratto venne alla luce nel 1951 poco a Ovest di corso Magenta. I due palazzi hanno subito una notevole trasformazione alla fine dell’Ottocento: quello di Leone da Perego, trasformato in asilo infantile e sede di associazioni culturali, è oggi sede espositiva per le mostre della stagione culturale legnanese; nel Palazzo di Ottone, convertito in sala conferenze, trova attualmente posto il Cinema Ratti.
Fotografie di: Andrea Monachello