Tra ottocento e novecento. le istituzioni

Legnano fu proclamata comune italico nel 1804, per iniziativa di Napoleone Bonaparte, e confermata nel 1815 dal governo austriaco; fu elevata al rango di città durante la prima delle tre amministrazioni presieduta da Fabio Vignati: la Regia Patente, firmata da Vittorio Emanuele III e controfirmata da Mussolini, si data al 15 agosto 1924. La storia del suo Municipio è anche quella dei Cornaggia, nei cui palazzi furono ospitate le prime sedi comunali, dell’architetto Malinverni che vinse il concorso per progettare la nuova sede, degli artisti che in tempi lontani e recenti lo hanno abbellito con le loro opere. La sede del palazzo comunale era ubicata, prima del 1862, in un’antichissima casa di proprietà dei marchesi Cornaggia che sorgeva sull’attuale piazza San Magno, dove oggi sorge la Galleria INA. Gli uffici comunali si riducevano ad una stanza situata al piano terra cui successivamente vennero aggiunti due locali al primo piano.

In attesa di una sede più dignitosa e definitiva, la residenza municipale fu temporaneamente trasferita nei pressi di piazza Carroccio che a quei tempi si chiamava piassö di püii, cioè piazza dei polli, in un edifico sempre di proprietà del marchese Cornaggia, affittato dal Comune anche per ospitarvi le scuole elementari e la sede della guardia nazionale.L’ultimo cambio di sede si ebbe quando l’amministrazione civica acquisì una ex filanda, appartenente alla ditta E. Cramer & C., che si estendeva dall’allora piazza Maggiore fino al vicolo Lanino, oggi piazza Europa; con opportuni adattamenti vennero trasferiti in questo vecchio fabbricato sia gli edifici comunali che le scuole elementari. Dal momento che l’aumento notevole della popolazione imponeva una completa riorganizzazione degli uffici e dei servizi, si decise di costruire nello stesso luogo un nuovo palazzo comunale.

Breve storia dell’edificio

Per realizzare il nuovo palazzo, nei primi anni del ‘900, fu indetto un concorso al quale furono invitati i migliori architetti dell’epoca. Il 12 settembre 1904 il consiglio comunale approvò il bando del concorso che si chiuse il 31 gennaio dell’anno successivo: undici progetti vennero sottoposti ad una apposita commissione tecnica che scelse quello dell’architetto Aristide Malinverni. Questi aveva proposto un palazzo a tre piani in gusto eclettico nel quale si fondevano parti in stile neomedievale lombardo, come l’arco gotico a sesto acuto delle finestre e le volte a vela interne dell’edificio, ed elementi appartenenti ad altri stili, quale il liberty. Gli ornamenti richiamavano il passato storico della città.

La sala del Consiglio è interamente decorata da graffiti che raffigurano gli stemmi delle città d’Italia. Il vestibolo dell’ingresso principale riproduce i bassorilievi del monumento al Guerriero di Legnano realizzato da Enrico Butti, posto in piazza Monumento. I decori a graffito, tutti opera dei pittori Ghiringhelli, decorano anche le volte dei portici. La prima pietra dell’edificio fu posata il 10 agosto del 1908 e, nell’ottobre dell’anno successivo, venne terminata la prima parte del palazzo costruita sull’area libera di fianco alla ex filanda.L’inaugurazione avvenne il 28 novembre 1909 alla presenza del prefetto. La sede comunale è ancora oggi chiamata Palazzo Malinverni dal nome del suo progettista. I lavori di ampliamento si sono succeduti nel tempo fino al 2000. I corridoi e gli uffici ospitano pregevoli tele di varia epoca.

 

Fotografie di: Andrea Monachello