13/09/2020 ore: 21:30
Criminali come noi
Commedia proletaria nell’Argentina sull’orlo di una crisi economica e sociale.
Argentina, 2001. Fermín Perlassi, ex attaccante di Alsina, sogna di comprare un silo dismesso e formare una cooperativa con la moglie e alcuni vecchi amici. Raccolto il denaro sufficiente e convinto da un burocrate senza scrupoli a depositarlo in banca, si ritrova improvvisamente impossibilitato a disporne dal Corralito, restrizione governativa alla libera disposizione della liquidità. Disperato e privato insieme ai compagni dei risparmi di una vita, si arrende al destino almeno fino al giorno in cui uno di loro non scopre per caso che il loro bancario gli ha scientemente derubati con la complicità di Manzi. Sciacallo ossessionato dal controllo, il suo socio ha fatto scavare nel mezzo del nulla una fossa per la sua cassaforte. Dentro ci sono tutti i sogni rubati alla piccola comunità rurale, fuori una porzione di quella comunità decisa a riprenderseli.
Adattamento di un romanzo di Eduardo A. Sacheri (“La noche de la usina”), Criminali come noi è una commedia proletaria su una vendetta collettiva maturata nell’Argentina della crisi economica e sociale che la investì al debutto degli anni duemila.
Vent’anni dopo Sebastián Borensztein ritorna su quel disagio collettivo per trasformarlo in espressione di rinascita. A interpretarlo è un team di brava gente, persone semplici, senza malizia e una grande fiducia nel prossimo, mosso soltanto da un desiderio di giustizia. Attraverso i suoi coloriti personaggi, il film registra la reattività di un Paese alle sconfitte subite.
Chiusa, ma non seppellita, la parentesi della dittatura, i nostri si muovono tra Bakunin e Perón, riaprendo a modo loro la dialettica sociale. Se a guidarli sono i principi di un anarchico e di un generale, a illuminarli è Peter O’Toole. È il suo detective, innamorato della grazia Audrey Hepburn (Come rubare un milione di dollari e vivere felici), a suggerire a Perlassi & C. la tecnica di effrazione per riprendersi il maltolto. D’altronde è la cultura (cinematografica) il mezzo più efficace per recuperare le forze e guardare avanti.
Un passo indietro lo fa invece Sebastián Borensztein, che scommette su un cinema facile, appoggiato sugli aneddoti picareschi e l’imprescindibile apporto del carismatico Ricardo Darín, habitué del suo cinema (Cosa piove dal cielo?). Attore senza frontiere rivelato dalle telenovela, la star argentina (El aura, Il segreto dei suoi occhi, I segreti del settimo piano) incarna l’angustia del suo Paese, in quegli anni in bilico tra strategie di sopravvivenza e volontà di miglioramento. A mancare è proprio la crudezza e l’oscurità che la situazione avrebbe dovuto determinare.
Ciak D’estate – Cinema all’aperto
Cortile dei Gelsi, Castello di Legnano
INIZIO PROIEZIONI: LUGLIO ORE 21.45 – AGOSTO E SETTEMBRE ORE 21.30 – ingresso EURO 7
In caso di maltempo gli spettacoli verranno annullati – I film in programma potranno subire variazioni per cause di forza maggiore.