Nel 1610 col beneplacito del Cardinale Federico Borromeo, fu avviata la realizzazione di un nuovo santuario per opera dell’architetto Antonio Parea di Novara.

Ci vollero 40 anni e l’intervento prima dell’ing. Francesco Maria Richini poi dell’arch. Barca di Ghemme per realizzare l’attuale struttura della chiesa: una navata centrale con tre cappelle per parte. Sulla facciata fu costruito un grande portico sostenuto da due colonne, quest’ultimo fu demolito nel 1863 durante il rifacimento della facciata, quest’ultima realizzata in cotto. La chiesa è ricca di opere d’arte, notevole è l’altare con decorazioni dorate e un affresco raffigurante la Madonna. Alle pareti si trovano due quadri realizzati da Francesco Lampugnani rappresentanti l’Annunciazione e la Visitazione di Maria. Sono importanti anche i diversi affreschi della cupola e delle cappelle, ed altri dipinti.

Nel giardino, che circonda il Santuario, sono disposte a semicerchio quindici cappelle che originariamente vennero affrescate nel 1895/97 dal pittore cremonese Bacchetta.
Nella parte retrostante l’abside del Santuario nel quale centro è eretta una cappella con una bella Madonna del Rosario che regge il Bambino dedicata, nel 1899, alla nobile canossiana Barbara Melzi.

 

Fotografie di: Andrea Monachello