Edificio databile alla metà del XV sec., deve il suo nome alla forma alta e stretta e alla destinazione che in passato contraddistingueva le strutture di questo tipo, spesso adibite all’allevamento dei colombi. Fu scoperta nel 1934 quando Guido Sutermeister si accorse che le sue pareti erano quasi completamente ricoperte da affreschi. Al piano terreno un’alta fascia al di sotto del soffitto era decorata con volute e figure di ippogrifi che reggevano diversi stemmi appartenenti alle famiglie Lampugnani, Sesti, Visconti, Annoni, Porro e Arconati. Grazie all’identificazione, alla collocazione di questi emblemi e al rinvenimento di un sopracamino graffito con uno scudo gentilizio (oggi visibile al piano terra), lo studioso poté attribuire la committenza della costruzione alla famiglia Lampugnani. Il piano superiore era ornato da una cornice con stemmi nobiliari e da scene alle pareti. L’edificio e i dipinti sono stati restaurati tra il 1972 e il 1990. Lo strappo degli affreschi si limitò a quelli del piano superiore, dove sono tuttora collocati, perché i decori del piano terra, così come le pitture esterne, delle quali si ricorda solo la rappresentazione di un mulino, erano ormai completamente perduti. Attualmente, oltre agli affreschi originari, all’interno della Colombera si possono vedere dipinti rinascimentali provenienti da edifici cittadini demoliti nel corso del Novecento.

Breve descrizione descrizione degli affreschi

Di casa Vismara, situata lungo l’attuale Corso Italia e demolita nel 1934-36, restano alcuni frammenti. La sala da ballo era decorata da figure di musicanti, danzatori e da un ritratto della famiglia con i santi protettori. Nelle sale “delle corone da marchese”, tra ghirlande di rami verdi, spiccavano corone e mattoni con la data di fondazione della casata, il 1043. In una fascia decorativa posta sotto il soffitto gli stemmi di famiglia si alternavano a tondi con ritratti a mezzobusto. Da un quarto ambiente proviene l’affresco raffigurante una scena di caccia. I quattro Evangelisti decoravano l’arco di ingresso di casa Corio; l’edificio, che sorgeva lungo l’attuale strada del Sempione, si conserva tuttora parzialmente. La “casa magna” o Maniero Lampugnani sorgeva su corso Sempione nei pressi della chiesa della Purificazione . Nel 1419 fu acquistata da Oldrado II Lampugnani, precettore e consigliere di Filippo Maria Visconti. La sala dei ricevimenti era ornata da una cornice con gli stemmi della famiglia e dei Crivelli; nel motivo a tappezzeria delle pareti, rombi formati da ghirlande e melograni racchiudevano al centro il motivo del sole radiante; un frammento è conservato al primo piano della Colombera. In questo ambiente, diviso in due locali, sono esposti gli affreschi originari della Colombera. La cornice ornamentale con stemmi nobiliari è ormai illeggibile; le pareti dei due vani erano affrescate con scene raffiguranti atti eroici di epoca romana, il cui significato iconografico, ad oggi, non è stato interpretato con certezza.

 

Fotografie di: Andrea Monachello