Natività
Piero della Francesca

La Natività è un dipinto, olio su tavola , dell’ultima fase artistica di Piero della Francesca, databile al 1470-1475, oggi conservato nella National Gallery di Londra. La scena è composta in maniera molto libera e originale. Sotto un rudere di stalla con tettoia, al centro, si trova la Vergine in adorazione del Bambino, il quale è adagiato su un lembo dell’ampio mantello azzurro della madre. Dietro di essi si trova un gruppo di cinque angeli cantori con liuti, vero perno della scena, che riprendono in alcuni casi le fisionomie tipiche degli angeli di Piero, presenti con gli stessi tratti somatici ad esempio nella Pala Montefeltro o nella Madonna di Senigallia. A destra san Giuseppe sta seduto con naturalezza, le gambe accavallate su una sella e sembra discorrere con i due pastori dietro di lui, ritratti in posizione frontale, uno dei quali indica verso il cielo a sottolineare la natura prodigiosa della scena. Sotto la tettoia si vedono il bue e l’asinello, che raglia, quasi a voler rompere l’armonia della musica degli angeli. Lo sfondo si perde in lontananza: a sinistra si trova un paesaggio rurale con un tortuoso fiume, con le acque che riflettono a specchio, come tipico di Piero, mentre a destra si vede uno scorcio urbano verosimilmente di Borgo San Sepolcro. Sulla tettoia sta una gazza, simbolo della follia umana che porterà alla Crocifissione di Cristo. Molti elementi rimandano all’arte fiamminga, dall’orizzonte rialzato alla fisionomia gracile del Bambino, che fa pensare a Hugo van der Goes piuttosto che ai coevi robusti bambini dei pittori italiani. La prospettiva è appena accennata dalla disposizione leggermente in tralice della capanna. Tipici di Piero sono poi gli atteggiamenti solenni e composti, improntati a un solido equilibrio geometrico.

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