Parco Castello

Il Parco è oggi inglobato nel nuovo grande parco locale, il Plis dei Mulini, lungo il fiume Olona, che interessa anche i Comuni di San Vittore Olona, Canegrate, Parabiago e, in futuro, anche Nerviano.
Il Plis Bosco di Legnano è uno dei primi esempi di bosco urbano: sorge ai piedi del Castello Visconteo ed è infatti noto anche come “Parco del Castello”.

Nato negli anni ’70 è uno dei primi esemplari di bosco urbano. All’epoca i rimboschimenti non venivano impostati sulla base della conoscenza delle specie tipiche locali, per questa ragione il “bosco” assomiglia più a un vivaio di conifere che a un vero bosco di pianura. Si estende per 22 ettari. Solo i vecchi pioppi lungo le rogge sono testimonianza dell’antico paesaggio agricolo della valle dell’Olona.

Geograficamente è collocato a nord-ovest della Provincia di Milano, a sud-est del Comune di Legnano, ai margini dell’abitato, al confine coi comuni di Canegrate e S.Vittore Olona.
Sorge ai piedi del Castello di Legnano: per questa ragione è conosciuto anche come Parco Castello. L’elemento che caratterizza il Bosco di Legnano è l’acqua. Dal 1981 è stato realizzato un esteso sistema di ruscelli, laghetti, lanche e paludi, alimentato da acque di falda e popolato da un numero impressionante di uccelli acquatici: martin pescatori, germani reali, fistioni turchi, moriglioni, volpoche, morette tabaccate, oche selvatiche, aironi, gallinelle d’acqua sono facilmente avvicinabili, mentre uno sguardo sotto il pelo dell’acqua permetterà di osservare lucci, carpe e numerose altre specie ittiche.

La viabilità di attraversamento del Parco è data da numerose strade provinciali, mentre una fitta rete di strade campestri raggiunge le aree più interne e mette in comunicazione le cascine ed i centri abitati dei sei Comuni. Attualmente essa è oggetto di studio per lo sviluppo di un sistema organizzato di percorsi pedonali e ciclabili alternativi alla rete viabilistica, a condizione che sia rispettata e garantita la compatibilità con l’abituale pratica agricola.

Parco Alto Milanese

Il Parco Alto Milanese è una area naturale protetta della Lombardia in qualità di Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) ed interessa le province di Milano e Varese nei comuni di Legnano, Busto Arsizio e Castellanza.
Viene riconosciuto dalla Giunta della Regione Lombardia con deliberazione del 27 ottobre 1987 su proposta dei tre comuni interessati.
L’area si estende su circa 360 ettari, di cui circa 178 del Comune di Legnano, 126 del Comune di Busto Arsizio e 53 ettari sul Comune di Castellanza.
I confini sono delimitati dalle periferie dei tre comuni e comprendono una vasta area a vocazione prevalentemente agricola.

Territorio
Il Parco Alto Milanese è situato in una zona in cui è visibile il passaggio dall’alta pianura asciutta a quella bassa e ricca di acque e risorgive. Fino al XVI secolo il paesaggio era caratterizzato da foreste e boschi d’alto fusto, interrotti da macchie di brughiera. Anche se nella zona non sono presenti giacimenti di metalli, essa vide il prosperarsi di centri di lavorazione del minerale grazie alla sua ricchezza di combustibile ligneo. Dal XVI secolo al XVIII secolo il disboscamento causò la trasformazione del territorio in una brughiera, con la conseguente scomparsa delle attività metallurgiche e mutamento del microclima. Da all’ora questa zona vede il prolificarsi di un’urbanizzazione sia residenziale che produttiva, tuttavia permangono ancora aree coltivate a frumento e mais, e frequenti prati, con le strade ai cui lati crescono principalmente robinie.

Flora
Gli ambienti vegetali del Parco sono definiti associazioni vegetali, cioè un insieme di piante legate tra loro in maniera relativamente stretta da preferenze e necessità comuni e tra le quali si hanno dei mutui rapporti di interdipendenza. La vegetazione non si distribuisce casualmente sul territorio, ma dipende dall’azione di molti fattori esterni come la corografia del luogo, il clima, la pedologia del terreno e fattori antropici.
La vegetazione naturale è costituita prevalentemente da latifoglie, in particolare querce come la Farnia e la Rovere. Sono boschi di latifoglie governati a ceduo di estensione limitata, per la maggior parte siepi alberate o fasce boscate dominate da due specie esotiche nord americane: la Robinia e il Ciliegio tardivo. Si nota infine la presenza, nel sottobosco, di alcune specie erbacee come la Pervinca.

Aspetti fito-climatic
Il PLIS Alto Milanese si colloca nella fascia climatica di tipo “temperato – caldo” con inverni miti ed estati piuttosto calde. Le precipitazioni annue superano di poco i 1000 mm annui con massimi di precipitazione in primavera ed in autunno. Questop clima spiega il perché del censimento di circa 200 specie botaniche esotiche e incrementate artificialmente.

Aspetti geo-morfologici
L’area del Parco è costituita, dal punto di vista geologico, da terreni quaternari (Pleistocene) di origine fluvioglaciale a granulometria grossolana, la quale conferisce ai suoli una buona capacità di drenaggio ed una conformazione pianeggiante. L’assetto altimetrico è caratterizzato da quote comprese tra i 243 e i 182 metri slm con pendenza da Nord a Sud del 7%. I terreni sono composti da ghiaia miste a ciottoli, sabbia, ed anche da limo ed argilla, mentre il sottosuolo è formato da depositi di materiale grossolano e permeabile, che raggiunge una profondità tra i 60 ed i 90 metri dal piano di campagna. Tre falde acquifere si localizzano nel sottosuolo: la prima, più superficiale, è presente a 35 metri di profondità dal piano campagna e non raggiunge mai il suolo; le altre sorgenti sono artesiane.

Fauna
Grazie alla presenza di aree ad agricoltura tradizionale ed edifici rurali come cascine e stalle, il parco è abitato dalla civetta, dalla rondine, dal codirosso, dal pipistrello ed altre specie che non troverebbero posto altrove. Si segnale anche la presenza, in costante aumento, del merlo e la tortora. La presenza, invece, di querce costituisce l’habitat ideale per il picchio rosso maggiore e per lo scoiattolo, nonché per tutte quelle specie, come i pipistrelli, che necessitano di grandi cavità nei tronchi per la riproduzione o lo svernamento. Anche le siepi di bordura lungo i campi coltivati forniscono un ambiente di vita importante per molti animali.

Percorsi
L’interesse per il parco ed il livello della sua fruizione da parte degli abitanti dei comuni interessati sono rilevantemente cresciuti nel tempo, al punto da imporre l’esigenza di una sempre maggiore sua qualificazione. È quindi scaturita la volontà di riqualificare alcuni percorsi interni al Parco, che ha portato all’introduzione di numerose piste ciclabili. L’intero progetto è stato oggetto di finanziamento regionale, ed i lavori oramai conclusi hanno permesso di arrivare ad avere una maglia di percorsi di circa 8.5 km.

Ente Parco Alto Milanese
L’Ente Parco Alto Milanese è stato costituito ai sensi dell’art.25 della L.R. 142 dell’8 giugno 1980. Esso è formato dai Comuni di Busto Arsizio, Legnano e Castellanza. L’Ente è finalizzato alla tutela, alla conservazione, alla manutenzione ed alla regolamentazione dei territori posti a Sud-Ovest dell’abitato di Busto Arsizio, a Nord-Ovest di quello di Legnano e ad Ovest di quello di Castellanza. I programmi generali di indirizzo e controllo del Parco sono affidati all’assemblea, uno degli Organi istituzionali dell’Ente, che è costituita dai Sindaci dei comuni consorziati. La sede dell’Ente Parco dell’Alto Milanese si trova nella Villa Ottolini-Tosi di Busto Arsizio.

Sito dedicato: http://www.parcoaltomilanese.it/